Le stelle sorridono al
Drago. Non è solo l’oroscopo cinese a predirlo, ma il calendario estivo della
capitale della Carinzia, la città che dell’enorme lucertolone sputafuoco ha
fatto un simbolo e un motivo d’ispirazione per incantare i suoi visitatori.
Come avviene ogni luglio da dieci anni a questa parte, il lido sul lago Wörter si trasforma in una prestigiosa passerella per
“star” della musica e della televisione, arricchita da eventi di ogni sorta.
Se il Festival dei Cori
inaugura la stagione sotto il segno della tradizione, con voci e parate in
costume, a Klagenfurt ogni sera è partytime: bastino i nomi di celebri band
d’intrattenimento come i locali Meilenstein o John Otti Band, per arrivare a
veri e propri monumenti della
musica internazionale quali Shakin’ Stevens , re degli hits in Gran Bretagna
negli anni ‘80, o ai tanti vip del jet-set teutonico: gli attori comici Oliver
Pocher e Christofer Faelbl, il duo Waltraud&Mary, oltre a una serie di
simpatiche caricature che, proprio per la marcata mimica dei loro spettacoli,
sono riusciti a conquistare proseliti ben oltre i confini patrii.
In bilico fra mondo
germanico, slavo e latino, Klagenfurt ha sempre un asso da giocare e sa bene
come conciliare le esigenze del suo pubblico internazionale: la serena bellezza
dell’ambiente lacustre, infatti, ha permesso alla città di essere eletta
capitale austriaca delle manifestazioni sportive, inanellando uno dietro
l’altro Golf Open, gare di triathlon, la spaventosa sfida degli Ironman (la più
importante manifestazione europea per gli amanti delle perfomance atletiche
estreme), per arrivare addirittura al torneo A1 di Beach Volley.
Non occorre
necessariamente essere fan delle vacanze attive per immergersi e gustare lo
spirito di Klagenfurt: erede di una ricchissima tradizione artistica, che già
sotto l’impero asburgico ne fece uno dei cuori pulsanti della Mitteleuropa, la
“Rosa del Wörtersee” trova sempre
una scusa per celebrare i suoi vecchi e illustri ospiti: al compositore Gustav
Mahler, che proprio nella sua casupola in riva al lago compose le maggiori
opere fra il 1900 e il 1907, è dedicata ad esempio la kermesse di concerti
“Woertersee Classics”, mentre l’estro della penna di Robert Musil o Ingeborg
Bachmann rivive nelle Giornate della letteratura tedesca, palcoscenico per 14
nuovi autori le cui opere sono tradotte per il pubblico in ben otto lingue.
Grazie alla sua
peculiare posizione di confine, Klagenfurt è sempre stata in grado di percepire
con anticipo le correnti di pensiero che hanno attraversato l’Europa, dando
vita ad una comunità assai più complessa di quanto lasci trasparire la sua
impeccabile immagine rinascimentale: dietro le colorate facciate del centro
storico, nelle intercapedini dei suoi lucenti viali lastricati, sotto
l’impassibile sguardo del monumento dell’imperatrice Maria Teresa, una sottile
inquietudine non ha mai mancato di donare allo sguardo dei suoi cittadini una
profondità nietzschanamente abissale: non deve dunque stupire se proprio qui,
dove il nuotare fra flessuosi canneti e larici profumati regala un senso di
totale pace interiore, riescano a trovare spazio inusitati provocatori come
Andy Wahrol o Hermann Nitsch. Al re della pop art è stata infatti dedicata
quest’anno un’ampia rassegna delle sue opere più eclatanti, in barba
all’altisonante stile Impero dello Stadtteather ove sono ospitate. Analogamente
l’MMKK, ovvero il Museum Moderner Kunst Kaernter (museo d’arte moderna della
Carinzia), non ha avuto alcuna difficoltà ad accogliere le creazioni del
massimo esponente dell’azionismo viennese. Anche se questo significa gettare
colore e sangue alle pareti, esibire nudità scandalose, mettere in croce i
nostri idoli e dare sfogo orgiastico ai desideri.
Potenza e solennità del
Drago, che impertubabile presidia la grande piazza del Rathaus, sostiene con
aria di sfida la minaccia della mazza chiodata sulla sua testa, ricordando a
tutti i visitatori che il fuoco delle sue fauci arde dentro di noi, prima
ancora che nella minaccia al lindore della città. Nessuna sorpresa, allora, se
abbandonando lo strepitio delle piazze Klagenfurt riveli il suo volto prudente
e fortificato, attento sempre alla bellezza e all’eleganza,
ma mai disposto ad abbassare la guardia. Il castello di Mageregg non è riuscito
a nascondere del tutto i suoi fossati secenteschi; dal palazzo di Ehrental
svettano torri dall’altezza sospetta; e qualcosa vorrà pur dire se il presidio
di Harbach ha offerto un rifugio per le ragazze sino alla fine dell’Ottocento.
Le decine di costruzioni nobiliari che punteggiano la periferia della città
hanno solo cambiato volto e ritoccato gli stucchi, ma nelle loro stanze segrete
ancora si vocifera di nemici alle porte e improvvise mobilitazioni di
cittadini. É il destino delle città di frontiera: lontano dai rassicuranti
saloni da ballo di Vienna, qui la storia ha sempre bussato per prima. Ha alzato
la voce e levato la spada, o tentato con astuzia di recidere questa rosa
eternamente in fiore: non smette di ricordarlo il solenne Monumento all’Unità della
Carinzia, che nella piazza del Landhaus (Palazzo della Regione) offre rifugio a
quell’aquila bicipite che indistintamente veglia su draghi sputafuoco e turisti
dagli amori facili.
EVENTI
Kaernten
Ironman Austria, 1° luglio, per assistere sulle rive del
Woertersee alla sfida dei più forti triatleti al mondo nel nuoto (3,8 km),
nella corsa in bicicletta (180 km) e nella maratona (42,2 km) • Notte
delle Stelle, 14 luglio, presso il lido sul lago la più
importante kermesse di spettacoli e concerti dell’estate carinziana • Mostra
su Andy Wahrol, sino al 9 settembre, vengono proposte più
di 80 opere del maestro della pop-art presso la Stadtgalerie • Mostra
su Hermann Nitsch, dal 21 giugno al 9 settembre, il Museum
Moderner Kunst Kaernten espone i provocatori capolavori dell’esponente
dell’azionismo viennese • Beach
Volley Grand Slam, dal 17 al 22 luglio, sfida fra le star di
A1 nei pressi del lido
•
Nudisti in fuga! Dopo anni di contenzioso, l’idilliaca oasi ornitologica di Maiernigg
sul Wörtersee, nota per aver ispirato i componimenti di Gustav Mahler e i tuffi
dei nudisti , è stata riconosciuta bacino naturale protetto Natura2000 (natura.org)
• Il
vaso di Pandora. A fine agosto Klagenfurt si trasforma nella capitale mitteleuropea
della vasearia. Quest’anno, dal giorno 26 al 28, oltre 85 artisti daranno
libero sfogo alle creazioni più curiose sulla Neuer Platz (toepfermarkt.keramik-mo.at)
• L’altra sponda. Lo Stadtkrämer (stadtkraemer.com), noto locale gay di Klagenfurt, e il memoriale di Kottmannsdorf/Lambichl
sono diventati gli estremi del pellegrinaggio agli ultimi luoghi visitati da
Jörg Haider, leader dell’ultradestra
Una
cittÀ galattica
Klagenfurt e astri sono
legati da tempi molto antichi. Non a caso l’Associazione astronomica della
Carinzia (avk.at) gestisce in città un planetario culturalmente molto vivace (quasi
2mila rappresentazioni all’anno) e possiede due scenografici osservatori nelle
vicinanze, uno sulla collina di Kreutzbergl e uno su quella di Gerlitze. I
cieli della zona risultano infatti di notevole luminosità, sia in estate che in
inverno. Questa sensibilità per le meraviglie della volta va in parte ascritta
all’astronomo Johann Tobias Bürg (1766-1834), che per molti anni lavorò presso
l’Università di Klagenfurt e il cui nome è stato celebrato intitolandogli un
cratere lunare. Memore della fama della città del Drago, un altro astronomo
contemporaneo, Freimut Börngen, ha deciso di attribuire l’appellativo della
capitale carinziana ad un asteroide scoperto nel 1973: il numero 19914. Avendone
individuati oltre 500, per molto tempo ha però dovuto scegliere nomi piuttosto
bizzarri per compiacere i burocrati dell’ex Germania Est.
la stella recisa
Con la recente scomparsa
di Arnulf Wadl, cittadino onorario di Klagenfurt che nel 1950 contribuì
personalmente al riavvicinamento dell’Italia all’Austria, i rapporti fra i due
Paesi si sono fatti in realtà ancora più stretti. Il suo nome rimanda al
prestigioso Volkstanzgruppe Edelweiss (edelweiss-dance.at), ovvero al gruppo di
danze tradizionali della città che, sin dal 1936, è impegnato a promuovere i
costumi contadini della Valle del Gail. Proprio nella città di Gorizia, oggi
gemellata con la capitale della Carinzia, l’Edelweiss ottenne nel 1982 uno dei
suoi titoli più importanti, vincendo la medaglia d’oro per l’Austria in un
concorso che coinvolse ben 13 rappresentative nazionali. I suoi membri sono
riconoscibili in quasi tutte le manifestazioni organizzate in città e in Friuli
Venezia Giulia, grazie ai vistosi costumi risalenti ai tempi dell’imperatrice
Maria Teresa e oggi in vendita anche nei pressi del Palazzo della Regione:
sottane di lino, calze a punta e pantaloni in pelle di cervo a mezza gamba.
L’Italia è particolarmente legata a questo gruppo anche per via del suo impegno
in prima linea nella raccolta dei fondi a favore del Polesine, a seguito della
storica alluvione del 1951.
IL CONSIGLIO
Martedì e domenica sono
due giorni da riservare in via prioritaria al Benedektinermarkt, dove le
specialità tradizionali della Carinzia vengono servite direttamente in tavola. Parola
di Eva Wernig Pichler, giovane dottoressa presso l’ospedale di Klagenfurt,
sempre attenta a cibi freschi e sani. “L’orario
migliore è fra le 6 del mattino e le 13 – consiglia con vivo piacere – quando i
contadini locali raccolgono sulle bancarelle i loro prodotti migliori.
Difficile non concedersi un tandem d’assalto composto da birra e salsiccia, ma
sin da piccola mio padre mi ha abituato al delizioso “Glundnerkaese”: un
formaggio esclusivo della nostra zona, il cui aroma si concilia perfettamente
col succo di mela e che viene ancor più valorizzato se servito su pane
artigianale. Persino quando studiavo a Vienna non poteva mancare una scorta
proveniente dal Benedektinermarkt”. Alla sera conviene invece spostarsi nel
suggestivo Raj (http://www.innenhofkultur.at), uno dei nomi storici di Klagenfurt dove le note della cucina si
fondono con quelle altrettanto tentatrici del jazz e del blues.
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