Mai boutade pare sia stata tanto profetica. Persa la guerra contro la Prussia nel 1871, un soldato parigino vide arrivare a cavallo Ferdinand von Zeppelin e sibilò ai suoi: “ecco, quello è veramente un pallone gonfiato!”. Dipese forse dal tronfio incedere ereditato dai conti del Wuerttenmberg, o piuttosto dalla reputazione fattasi come osservatore delle “armi volanti” d’Oltralpe, fatto sta che il genio militare del Kaiser finì per prendere talmente alla lettera quelle parole, da trasformare il proprio nome nel sinonimo stesso di dirigibile.
A cent’anni di distanza dal primo volo civile in “aeronave”, il mito degli Zeppelin è più vivo che mai. Sulle rive del lago di Costanza, nella Friedrichshafen dei primi esperimenti, il museo intitolato al Conte che amava le nuvole ripercorre la più importante storia della navigazione aerea del mondo, sfruttando i 4mila metri quadrati del bellissimo edificio Bauhaus in cui è ospitato: qui il pubblico ha persino modo d’immergersi nella ricostruzione in dimensioni reali del famoso “Hindenburg”, il dirigibile che segnò al tempo stesso l’apogeo ed il declino della prima conquista dei cieli, prendendo fuoco a New York nel 1936 (la drammatica immagine dell’incidente appare fra l’altro sulla copertina del primo album della rockband Led Zeppelin).
Oltre alle sale in cui vengono presentati gli altri rami d’industria scaturiti dai progetti Zeppelin, quali gli aerei Dornier, i motori Maybach o le trasmissioni della ZF, dal prossimo 19 giugno uno speciale gemellaggio unirà Germania e Italia: nella sezione delle mostre temporanee, sino al 20 settembre verrà approfondita l’epopea delle esplorazioni artiche in dirigibile, esponendo anche cimeli appartenuti alla missione di Umberto Nobile e Roald Amundsen nel 1926.
Eroi, tragedie e grandi imprese costellano infatti la storia delle “aeronavi”, di cui gli Zeppelin divennero presto il modello di riferimento, dopo che nel 1900 il Conte fece decollare un prototipo riadattato sul brevetto di David Schwarz, pioniere dell’aviazione ungherese. Il volo sul natio lago di Costanza durò appena 18 minuti, a causa della rottura del meccanismo che avvolgeva il peso di bilanciamento, ma si era già ad un passo dalla storia: il record di velocità sui modelli francesi era stato praticamente doppiato, avendo raggiunto i 6 metri al secondo contro i 3 allora fissati. Peccato che le casse della compagnia di promozione fondata da Ferdinand von Zeppelin fossero a secco, nonostante avesse personalmente versato la metà degli 800mila marchi di capitale sociale.
Tutto inutile. L’aeronave fu smontata e si dovettero attendere altri sei anni per osservare un nuovo dirigibile in volo, grazie soprattutto alle donazioni di una speciale lotteria indetta dai cultori dell’aria. Se il modello LZ2 pregiudicò l’avvio della costruzione industriale a causa di un atterraggio d’emergenza sulle Alpi d’Algovia, il suo immediato successore riuscì a coprire ben 4.298 chilometri in aria per 45 voli, proiettando la Germania ai vertici mondiali delle nuove tecnologie d’aviazione.
Contro l’accanimento della malasorte, che ridusse in cenere un prototipo finalmente destinato all’esercito, i tedeschi si strinsero attorno all’intrepido Conte e donarono nuovamente gli introiti di una lotteria salita addirittura 6 milioni 100mila marchi. Nel 1908 poté così nascere la Fondazione Zeppelin, l’anno successivo decollò il primo volo civile in dirigibile e l’uomo cominciò la sua ascesa alle stelle.
INDIRIZZO
Zeppelin Museum
Seestrasse, 22 – D-88045 Friedrichshafen
Tel. +49 (0)7541 3801-0, Fax +49 (0)7541 3801-81
zeppelin@zeppelin-museum.de
www.zeppelin-museum.de
Apertura: dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 17 (periodo Novembre-Aprile)
dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 17 (periodo Maggio-Ottobre)
In luglio, agosto e settembre, il museo apre in via straordinaria anche il lunedì, mentre è chiuso al pubblico il 24, il 25 ed il 31 dicembre
Biglietto d’ingresso: euro 7.50 (prezzo intero)
PIU' IN ALTO DELLE NUVOLE
Silenziosi. Eleganti. Affidabili. Gli Zeppelin NT sono i dirigibili d’ultima generazione e, grazie alla straordinaria tecnologia sviluppata rispetto ai loro antesignani, offrono oggi l’opportunità di volare a soli 300 metri d’altezza godendo di paesaggi mozzafiato. In prossimità dell’aeroporto di Friedrichshafen sono tuttora attive le piattaforme Zeppelin da cui, a partire da marzo a ottobre, prendono il via tour panoramici verso le principali destinazioni sul lago di Costanza (Lindau, Bregenz, Meersburg…), salendo fino a Stein am Rhein o al pittoresco castello di Salem, via via verso le regioni del Vorarlberg austriaco o dell’Allgau bavarese. Nei viaggi individuali, così come in quelli di gruppo (sino a 20 persone), riemerge la tipica atmosfera lussuosa delle “crociere in aria”, che tanto fecero sognare il pubblico degli anni ’30 e di cui il padiglione lounge a terra restituisce pure memorie gastronomiche. I voli possono durare dai 30 minuti (200 euro) a oltre due ore (730 euro), consentendo di esplorare le località della zona da una prospettiva ravvicinata unica, ormai fatta propria dalle maggiori case di produzione di documentari naturalistici. Maggiori informazioni su rotte e voli sono reperibili sul sito www.zeppelinflug.com, oppure presentandosi direttamente alle piattaforme della ZTL Zeppelin Luftschifftechnik GmbH & Co., in Allmannsweilerstrasse 132 a Friedrichshafen (tel. +49 (0)7541 5900-0, fax +49 (0)7541 5900-561).
Nessun commento:
Posta un commento