"Da quassù la Terra è bellissima, azzurra, e non ci sono confini o frontiere" (Juri Gagarin)

giovedì 31 agosto 2006

TRANSINDIANA 2006/2



A proposito di amore e Russia (sull’Ilyuschin per Mosca)

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Occhi alle pareti adagiati

che il passo interrogano

e un fugace sogno lambiscono.



Occhi al passo rubati,

che in un sorriso la primavera invitano

e di sospiri tramontano.



Occhi che più non sorridono

a fianco delle vuota porta

oltre la quale non è più casa



Sono tutti occhi azzurri

Liquida memoria di placenta

in cui il mio cordone ancor si culla e non si stacca.



Come madre, anelante e premurosa,

sul cammino mio tu vegli

oh amata Russia.

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